In chiusura di questo 2021 così ricco e impegnativo, la squadra di Linguisticamente.org si arricchisce di due nuove, entusiaste collaboratrici: Valeria Baruzzo e Alice Suozzi, entrambe dottorande in Linguistica.
Nel dare loro il benvenuto e per augurare a tutta la nostra comunità lettrice un periodo di feste sereno e ristoratore, proponiamo alcuni consigli di letture, più o meno leggere. Enjoy!
1
LA LINGUA SALVATA – Elias Canetti
Di origini ebreo-spagnole, nato in Bulgaria, vissuto in Austria e Svizzera, naturalizzato inglese: con un coinvolgente percorso autobiografico, in questo romanzo Elias Canetti racconta come una lingua possa arrivare a essere espressione di non una ma molteplici identità, e come sia cangiante il rapporto con ognuna di esse.
2
FONTAMARA – Ignazio Silone
Con un romanzo a sfondo politico-sociale, che racconta un’Italia oppressa dal fascismo, in un paesino che lotta tra la sopravvivenza e la verità, Ignazio Silone ci rende consapevoli di quanto sia importante la condivisione di una lingua comune per far valere i propri diritti e aspirare a una vita migliore.
3
VOCI DEL SILENZIO. SULLE TRACCE DELLE LINGUE IN VIA DI ESTINZIONE – Daniel Nettle e Suzanne Romaine
Non tutti lo sanno, ma anche le lingue, proprio come piante e animali, si possono estinguere: secondo diverse stime, almeno la metà di quelle oggi parlate nel mondo si sarà spenta entro la fine di questo secolo. In un’opera rivolta al grande pubblico, gli autori ci spiegano le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni alla morte delle lingue, con una particolare attenzione al valore della diversità linguistica e al suo stretto legame con la protezione dell’ecosistema.
4
LA SETTIMA FUNZIONE DEL LINGUAGGIO – Laurent Binet
“Sono sei.”
“Come?”
“Sono sei funzioni.”
“Ah sì, certo.”
“Non c’è la settima funzione?”
“Mmh… eh… a quanto pare, sì.”
Il modello della comunicazione di Jakobson, con le sue sei funzioni, fa da sfondo al romanzo di Binet, che porta il lettore da Parigi a Bologna, da Ithaca a Venezia, per risolvere un mistero intrecciato con il mondo della linguistica, della semiotica e della filosofia del linguaggio. Per passare un po’ delle nostre vacanze con Foucault, Eco, Searle e compagnia bella.
5
LINGUA E ESSERE – Kübra Gümüşay
“La lingua può delimitare il nostro mondo, ma anche aprirlo all’infinito”.
Le lingue sono strumenti molto potenti: contribuiscono a definire noi, gli altri, e il mondo che ci circonda. Quali rischi corriamo, si chiede l’autrice, a sfruttare le lingue come strumenti di prevaricazione e marginalizzazione? Cosa succederebbe, invece, se acquisissimo uno sguardo più consapevole sul potere delle parole imparando a comunicare gli uni con gli altri in modo diverso?
6
PARLARE A VANVERA – Bianca Pitzorno
Sapevate che l’espressione ‘piangere a dirotto’ nasce da un cuore spezzato?
Bianca Pitzorno, in questa raccolta di racconti etimologici (tutti inventati), gioca con l’origine di dieci modi di dire, tra cui ‘parlare a vanvera’, ‘inghiottire il rospo’ e ‘mangiare la foglia’, e invita giovani lettori e lettrici a fare altrettanto.
7
LANGUAGE – Edward Sapir
Nell’anno che si sta chiudendo avremmo dovuto festeggiare con più solennità un compleanno che invece è passato quasi inosservato: quello di Language, di Edward Sapir, pubblicato appunto nel 1921 (e in Italia, da Einaudi, nel 1969). Cento anni e non sentirli! Già, perché Language resta, anche dopo un secolo, un libro di incredibile modernità e uno dei lavori più belli in assoluto nella vasta letteratura sulle scienze del linguaggio. Un vero classico, come già lo definì Louis Hjelmslev.
8
ETNOGRAFIA DEL PARLARE QUOTIDIANO – Alessandro Duranti
Esponendo i risultati del suo lavoro di ricerca sulla lingua e la cultura polinesiane, con “Etnografia del parlare quotidiano” Alessandro Duranti mostra come la lingua sia al contempo uno strumento dell’agire sociale e il prodotto del contesto in cui lo si usa. Un libro accessibile e illuminante, che attraverso la lente della linguistica antropologica mette in luce il complesso legame che c’è tra lingua, contesto comunicativo, cultura e società.
9
ARMI, ACCIAIO E MALATTIE – Jared Diamond
Perché, nell’arco di pochi secoli, gli europei sono riusciti a conquistare tutto il mondo? Scartando le risposte approssimative, superficiali e razziste di cui ci si è a lungo accontentati, Diamond prova a orientarsi nell’intricata sequenza di cause ed effetti che ha condotto a questo risultato. Che ruolo hanno giocato le differenze ambientali dei territori che diversi gruppi umani si sono trovati ad abitare? Come hanno influenzato la tecnologia? E le epidemie, che risultati hanno prodotto? Addentrandosi in queste pagine il lettore attraversa decine di migliaia di anni guidato dall’archeologia, dalla genetica, dall’antropologia, dalla biologia e anche, ovviamente, dalla linguistica. Buon viaggio!
10
E la decima lettura?
Be’, naturalmente sono gli articoli di Linguisticamente.org!
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